La lacca ceramica sembra essere un prodotto avvolto da un alone di mistero che nasconde particolari segreti... Effettivamente la sua importanza è spesso sottovalutata nel ciclo di produzione della fotoceramica, il suo corretto impiego è fondamentale per il buon esito del lavoro e se così non fosse può anche essere la causa di alcuni problemi nella riuscita della decalcomania fotoceramica.
I tre elementi che compongono questa miscela sono: Collodio ceramico, Fondente ceramico e Medium; per fare un esempio pratico della sua influenza sul prodotto finale possiamo dire che una lacca ceramica con una percentuale alta di fondente ceramico può coprire troppo la decalcomania fotoceramica e rendere l'immagine più chiara.
Altro caso invece se utilizziamo poco fondente ceramico nella miscela, questo porterà come risultato nei punti scuri dell’immagine dove vi è troppa densità di toner ceramico un effetto opaco o addirittura in alcuni casi una bruciatura, evidenziando il bianco dell’oggetto.
Se si usano stampanti digitali fotoceramiche che lavorano con toner ceramici privi di fondente è necessario utilizzare una lacca ceramica pronta all'uso, formata da tre componenti: Collodio ceramico, Fondente ceramico detto anche Flux e Medium.
L'insieme di questi componenti dà vita ad una miscela capace di proteggere le nostre decalcomanie fotoceramiche al forte calore del forno ceramico, a temperature che si aggirano tra gli 880° ed i 920°. Si tratta di un prodotto liquido che viene steso sulla stampa utilizzando un telaio serigrafico di 29/36 fili: così facendo si crea una pellicola omogenea sulla stampa.
Esistono altri sistemi per applicare la lacca ceramica: si può utilizzare una lacca ceramica spray, oppure uno speciale laminatore a caldo, ma questo argomento sarà trattato nei prossimi appuntamenti.